30 set 2009

Le bozze della Carta dei diritti del territorio e dello Statuto della Rete dei comitati

Il 16 e 17 ottobre si discuterà - insieme ai comitati, alle associazioni, ai gruppi che hanno partecipato alla mobilitazione contro il Ptrc del Veneto - di come portare avanti questa battaglia comune, in che modi e forme, e verso quali obiettivi. Sottoponiamo a tutti coloro che vorranno prendere parte alla discussione due documenti provvisori, due bozze da integrare, modificare e quant'altro:
- Qui trovate la bozza di una “Carta dei diritti del territorio che mettiamo a disposizione come possibile piattaforma comune.
- Qui si scarica la bozza dello statuto per una “Rete dei comitati e delle associazioni per la difesa del territorio e dell’ambiente del Veneto”

29 set 2009

workshop «Veneto solare. Nuove e vecchie energie»

sabato 17 ottobre, 10,00 - 13,00

Il Veneto che vogliamo è un territorio costituito da insediamenti urbani progettati e recuperati per produrre meno rifiuti, avere meno mezzi meccanici circolanti, consumare meno suolo, consumare meno acqua e sopratutto consumare meno energia.

 Questo territorio deve essere il risultato di scelte amministrative condivise e sviluppate attraverso la partecipazione dei cittadini.
E' indispensabile avviare un confronto con le buone pratiche amministrative oggi esistenti che partendo dalla efficienza energetica creano con lo sviluppo delle fonti rinnovabili il modello di città decrescente, sobria, capace di attuare un modello produttivo, residenziale e logistico che migliori l'ambiente.
Vivere bene consumando meno e ridistribuendo equamente le risorse naturali; il Veneto che vogliamo.

Coordina: Ermes Drigo [ermesdrigo@alice.it]
Programma dettagliato:
ore 10 Davide Sabbadin Lega Ambiente
Da alcuni anni diverse strutture territoriali di legambiente e altre associazioni hanno dato origine a gruppi di acquisto solare, a volte collegati o in sinergia con i più famosi gruppi di acquisto solidali: si tratta di esperienze diverse tra loro, accomunate dall'idea di mettere assieme i cittadini, dal lato della domanda, per ottenere prezzi e servizi migliori.
Dal canto suo Legambiente a livello nazionale sta cercando di sistematizzare attraverso la campagna “Energia Comune” promuovendo l'informazione ai cittadini su risparmio energetico ed energie rinnovabili attraverso lo strumento degli sportelli energia.
Gli sportelli promuovono poi l'incontro della domanda e dell'offerta di impianti di energia solare attraverso lo strumento del gruppo di acquisto solare, un metodo innovativo e democratico di agevolare l'accesso al mercato solare da parte delle famiglie.
Scopi:
il gas solare nasce per eliminare alcune delle barriere all'accesso al mercato che i cittadini incontrano: cognitive, commerciali, culturali, economiche, burocratiche.
Obiettivi:
Il gas solare si propone di ottenere soprattutto impianti di qualità ad un giusto prezzo. Mediamente si ottengono, se i volumi di installazione sono rilevanti, degli sconti che possono variare dal 10 al 25% sul prezzo di mercato delle tecnologie e servizi legati al mondo dell'energia solare domestica.
Caratteristiche:
seppure esistono differenze  tra le esperienze fin qui realizzate, di solito la principale caratteristica del gas solare è quella di proporre interventi chiavi in mano ovvero comprensivi di tutti gli oneri amministrativi e burocratici, prodotti e servizi per rendere attivo e funzionante un impianto solare sul tetto di una famiglia, e di lasciare il processo decisionale nelle mani dei cittadini, riuniti in nel gas. La scelta delle aziende avviene sul libero mercato, normalmente con un occhio di riguardo per le aziende locali, e viene effettuata dai cittadini, che sono anche gli unici a firmare i contratti di acquisto e comparire come soggetti economici e giuridici nella vicenda.





ore 11 Carlo Costantini
delegazione del coordinamento dei comitati del bassoveneziano e prov. di rovigo che sono in lotta da anni contro quello che ormai anche ufficialmente la regione definisce il "polo energetico regionale": dal rigassificatore di Porto levante (il piu grande al mondo offshore) , alla magacentrale di porto tolle (progetto di riconversione a carbone, 2000 mw) a due turbogas da 800 mw ciascuna (Loreo (RO), Cona (VE), a pochi kml'una dll'altra, presso Cavarzere ed Adria), decine di centrali minori, a turbogas, Biomasse,  impianti di compostaggio con annessa centrale a biogas, ecc. ecc. ...
Ricordo infine che, come già nei primi anni '80 , l'area di cavarzere- chioggia, torna l'ipotesi di collocare qui una centrale nucleare

Ore 15 Mirco Rossi
Breve introduzione sull’esaurimento delle risorse, dei combustibili fossili e dell’uranio.
Cenni alle caratteristiche del nucleare e del contributo energetico che può apportare.
Cenni al ruolo potenziale di eolico e fotovoltaico
Sintesi della situazione energetica italiana
Sintesi delle situazione energetica del Veneto.

27 set 2009

workshop «Buone economie da mettere in comune»

Venerdì 16 ottobre, 15.00 - 18.00

Il Veneto che vogliamo si basa su un’altra economia: nel nostro territorio sono già molte le piccole [e grandi] esperienze che stanno gettando i semi di modi diversi di produrre, lavorare, consumare e risparmiare.
Dalle monete complementari, ai gruppi di acquisto solidale e solare; dal commercio equo e solidale, al sostegno della filiera corta attraverso il legame con i piccoli produttori biologici locali; dalla creazione di nuove forme di scambio, alla tutela di beni comuni quali l’acqua e la terra.
Vorremmo incontrarci per mettere in comune esperienze e idee dalle diverse realtà di economia solidale e sociale nel Veneto: durante il workshop vorremmo affrontare insieme alcuni dei “grandi temi” che riguardano l’altraeconomia, in particolare:
  • il rapporto con le istituzioni locali e l’ultilizzo degli spazi pubblici nelle nostre città,
  • il percorso verso il “giusto prezzo”,
  • il consumo e l’autoproduzione decentrata dell’energia,
…e altri temi da trovare e discutere insieme.

Obiettivo dell’incontro è quindi creare collegamenti tra le nostre diverse esperienze e iniziare - attraverso questi filoni tematici -  a disegnare insieme il Veneto che vogliamo, nello stile della decrescita, oltre la crisi.  


Coordina: Marisa Furlan [AEres Venezia]

Per adesioni ed informazioni: tel. 348 9312475, spadaro@carta.org

24 set 2009

workshop «Il parco della laguna»

sabato 17 ottobre, ore 10,00 - 14,00

La presenza del Parco della laguna Nord all'interno del Piano di Assetto Territoriale [PAT] del Comune di Venezia in via di approvazione, segna un passo avanti nella nostra decennale lotta per creare un'area di tutela ambientale nella laguna di Venezia. 
E' altrettanto evidente che sono comunque tante le forze che trasversalmente rimangono ancora contrarie, per vari motivi, alla nascita di un parco nella nostra laguna. E' per questo motivo che riteniamo importante e opportuno ritrovarci tutti quanti, essendo
passati alcuni mesi dal nostro primo incontro organizzato dall'Ist. Parco della Laguna per la presentazione del libro pubblicato da Carta e VAS "Il parco che verrà", per discutere in modo multidisciplinare e a più voci, come il libro aveva tentato di fare, del parco della laguna alla luce della novità suddetta e, di conseguenza, per capire come proseguire e organizzare in modo ancora più mirato, la nostra azione.
 

Coordinano il gruppo: Riccardo Bottazzo e Giannandrea Mencini 

23 set 2009

workshop «Chi decide sul territorio?»

venerdì 16 ottobre, 15.30 - 19.30

Chi decide sul territorio? Poteri forti, cittadini e pubblica amministrazione
Dopo l'apertura alla trasparenza e alla partecipazione introdotte con le leggi 142 e 241 del 1990, cui è seguita la stagione delle inchieste di tangentopoli,   a partire dalla metà degli anni Novanta  è iniziata  una progressiva e sistematica controriforma  che, nel nome dell'efficienza e della rapidità delle decisioni, ha portato alla riduzione degli spazi democratici e dei controlli di legalità , con una forte ripresa dei fenomeni corruttivi dovuti ad un intreccio crescente tra  gruppi affaristici  e settori politici spesso trasversali - in particolare per la gestione del territorio - con  conseguente  malgoverno di risorse e beni pubblici (denunciati dalla stessa Corte dei Conti).
Elezione diretta dei sindaci/presidenti ed attribuzione di forti poteri, cui è corriposta un riduzione delle competenze e della composizione  degli Organi democratici rappresentativi (Consigli), con riduzione o eliminazione dei partiti minori; eliminazione dei pareri preventivi e dei controlli di legittimità sugli atti; controllo politico dei segretari comuanli e dei dirigenti (spesso esterni alla Pubblica Amministrazione); accentramento dei poteri e controllo politico sugli organismi tecnici (VTR, Commissioni VIA-VAS; Commissari straordinari per le garndi opere, ecc.); esternalizzazione delle competenze degli Enti pubblici con il proliferare di Società pubbliche e "miste" (al di fuori di qualsiasi controllo democratico, di legalità e prestazionali: vedi enormi deficit accumulati anche  in Veneto); continui tentativi di limitare l'azione della Corte dei Conti; riduzione del reato tipico di "abuso d'ufficio"; limitazione del diritto di acceso agli atti; ecc.
E' necessaria una riflessione e una nuova iniziativa popolare e della (buona) politica su questi temi. 
Leggi l'analisi di Carlo Costantini sul «sistema veneto».

Coordina il gruppo l'architetto Carlo Costantini [contatto: arch.c.cost@libero.it] 

workshop «Chi sta pagando la crisi del Veneto?»

sabato 17 ottobre, 10.30 - 13.00

I costi sociali della crisi tra licenziamenti e precarietà. La trasformazione dell’apparato produttivo veneto e del lavoro. Testimonianze di lotte e di solidarietà. I migranti nella crisi.
Coordina il gruppo Matteo Gaddi, ricercatore [contatto: ballianam@consiglioveneto.it]. Partecipano: Antonio Zacarias [Fiom di Treviso], Patrizio Tonon [Cgil Veneto], Marcello Albanello [esperto di formazione], rappresentanti di alcune Rsu venete.

workshop «Il Veneto deragliato»

venerdì 16 ottobre, dalle 17.00

Il trasporto pubblico ferroviario tra ritardi e disservizi. Una regione tra le ultime in investimenti sul trasporto ferroviario. I ritardi nella realizzazione della metropolitana di superficie. Le lotte dei pendolari organizzati. Il contratto di servizio della Regione Veneto.
Coordina il gruppo Nicola Atalmi, consigliere regionale del Veneto [contatto: ballianam@consiglioveneto.it]. Partecipano: Dario Berti [comitato pendolari Ufab Bassano], Ilario Simonaggio [Cgil Filt], Michele Bertucco [Presidente Legambiente Veneto], Mario Vio [Assoutenti], Luciano Ferro [Codacons], rappresentanti dei Comitati pendolari di: “una stazione per Cologna Veneta”, Associazione ferroviaria “I Quari”, “Castelfranco”, “Quarto d’Altino” , “Belluno- Treviso- Venezia”.

workshop «Acqua bene comune»

sabato 17 ottobre, ore 10,00 - 14,00

Per una gestione pubblica e partecipata dell'acqua bene comune, contro i
nuovi predoni.
La privatizzazione del servizio idrico integrato, l'assalto a fiumi esorgenti, la vicenda dei canoni delle acque minerali tra speculazioni
multinazionali e lotte territoriali di comitati e movimenti che iniziano a
connettersi.

Coordina il gruppo Pierangelo Pettenò, consigliere regionale del Veneto
Partecipano Luca Martinelli del mensile Altreconomia, Valter Bonan del comitato acqua bene comune Belluno, Marco Bersani di Attac.

workshop «Abitare il territorio, vivere l'ambiente»

venerdì 16 ottobre, 15.30 - 19.30

Fabbisogno abitativo, attività edilizia e consumo di territorio nel
Veneto degli anni 2000. 
Il “Piano casa” della Regione Veneto: come limitarne l’impatto sull’ambiente? Strumenti della pianificazione e modelli alternativi di trasformazione e sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano e del territorio. Bioarchitettura ed ecologia urbana. Infrastrutture verdi, paesaggio e mobilità sostenibile. Il
ruolo e le forme della partecipazione alle scelte urbanistiche. Quali vertenze aprire a scala locale e regionale.


coordina: Sergio Lironi, architetto


e.mail:  lironis@alice.it

22 set 2009

workshop «Convivenze e paure»

sabato 17 ottobre, 10 - 13.30

Obiettivo dell'incontro è scambiare esperienze, analizzare buone pratiche e iniziare ad identificare azioni concrete per mettere in discussione il plumbeo clima dominante.

La paura è divenuta un tratto dominante la convivenza sociale.
E' l'esito di una strategia complessa e di una serie di fattori – comunicazione sempre più emotiva, esasperazione della cronaca nera, inquietudine diffusa e cambiamenti sociali e territoriali veloci e poco comprensibili - che alla fin fine hanno reso più difficile la vita per tutti: per i migranti additati, da una propaganda xenofoba e pervasiva, come causa di tutti i mali e per gli «italiani» trincerati a difesa contro «minacce» incombenti e incomprensibili.
Agitando la bandiera della sicurezza si è riusciti a creare delle città militarizzate e le persone si sentono sotto assedio.
Come vincere le paure reciproche, creare solidarietà, rovesciare l'ordine delle priorità imposta dai media?
Come far emergere i processi emergenti – esclusione, xenofobia, mancanza di diritti, ma anche criminalità organizzata, perdita di socialità nel territorio – che alla fin fine rendono peggiore la vita di tutti e ciascuno?


Per informazioni:
il coordinatore
Gianni Belloni
belloni@carta.org